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Riparazione di un trattore: gli strumenti da utilizzare e le fasi da seguire

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Chi lavora con un trattore e lo utilizza per le proprie attività sa che, nella maggior parte dei casi, questi ultimi non hanno bisogno di particolari interventi di manutenzione o riparazione, essendo strumenti particolarmente robusti che tendono a durare nel tempo. Ovviamente, come per tanti altri attrezzi che possono essere utilizzati nel campo delle coltivazioni e dell’agricoltura in generale, anche un trattore può andare incontro a rotture o malfunzionamenti improvvisi, per cui è importante sapere sempre come agire. 

Naturalmente, se non si sa dove mettere mano, il consiglio è quello di affidarsi ad un professionista del settore, che si occuperà di risolvere parte dei problemi con il giusto compromesso monetario; in alternativa, è importante considerare quali sono gli strumenti di cui servirsi è da acquistare, così come le attività che dovranno essere svolte per riuscire a risolvere il proprio problema. 

Gli strumenti per la riparazione di un trattore

La prima componente da valutare, a proposito della riparazione di un trattore, riguarda sicuramente gli strumenti che dovranno essere utilizzati per riuscire a mettere a punto un corretto intervento per il proprio strumento. Trattandosi di macchine particolarmente robuste e ricche di elementi strutturali, i trattori richiedono alcuni strumenti specifici per un intervento di manutenzione, riparazione o controllo, soprattutto per quanto riguarda le parti idrauliche o adibite allo spostamento della macchina in questione. 

Innanzitutto, per effettuare una corretta riparazione del trattore, si consiglia di servirsi di un cric o di un sollevatore meccanico: il trattore dovrà essere opportunamente sollevato per iniziare ad operare al meglio con gli attrezzi di cui bisogna servirsi, per avere una visione maggiormente chiara e per lavorare anche con una sicurezza maggiore. In secondo luogo sarà importante servirsi di chiave inglese e cacciaviti, fondamentali per rimuovere temporaneamente alcune componenti idrauliche o meccaniche del trattore, oltre che per raggiungere il motore dello strumento, che nella maggior parte dei casi avrà bisogno di un intervento specifico di controllo e manutenzione. Molto spesso, in un trattore, capita di confrontarsi con dei bulloni bloccati o con dei punti per cui la rimozione non è semplice utilizzando gli strumenti precedentemente citati: il consiglio è quello di utilizzare il trapano per realizzare delle piccole ma non pericolose forature.

Infine, gli strumenti più importanti per la riparazione di un trattore sono i punti idraulici, componenti che ne regolano lo spostamento e il corretto utilizzo: questi ultimi dovranno essere ben lubrificati con olio per filtri o olio idraulico ma, nel corso degli anni, possono andare incontro ad usura per eccessivo utilizzo. Per questo motivo, si consiglia una corretta sostituzione di questi strumenti, che potranno essere acquistati su alcune piattaforme che operano nel campo della meccanica e degli interventi di manutenzione per mezzi di trasporto, come ferramenta o siti specializzati. Ad esempio, si consiglia di dare un’occhiata sul sito ideashopadria.com per acquistare i punti idraulici più corretti per forma, dimensione e tipologia, potendo fare affidamento ad una vasta quantità di opzioni possibili. 

Come riparare il trattore: fasi principali da seguire

Detto questo, considerati gli strumenti, si possono indicare anche le principali fasi da seguire per la riparazione di un trattore. In primo luogo, per operare al meglio si consiglia di spegnere il trattore e sollevarlo da terra con un cric. Dopo aver fatto ciò, sarà necessario procedere con una corretta diagnosi del problema e con la sostituzione delle parti difettose, provvedendo ad una corretta lubrificazione delle componenti, tra cui si citano soprattutto i punti idraulici. Dopo aver controllato che tutto funzioni al meglio, sarà la volta di assemblare definitivamente le componenti meccaniche, così da assicurare il funzionamento del trattore. Non resterà che provare il suo effettivo utilizzo accendendo il motore e provando a guidare.

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